Ogni cosa sembra sparire di fronte ai miei occhi. La mente vaga in un universo di creazioni immaginarie, mondo dove si vorrebbe vivere. Un vero paradiso. Una morsa mi riporta al futile piano terreno, come se un ragno salisse lentamente sulle corde dei miei nervi. Un'oscurità mi pervade uccidendomi lentamente.
Una lacrima solitaria solca il mio viso spento…
Depressione.
Una vita fatta di incomprensione.
Si vaga persi in una nebbia di idee
Ci si aggrappa ad un qualcosa che non esiste
Una speranza per un futuro che non c’è
Si cerca di comprendere senza riuscirci
Aprire bocca per urlare,
ne esce un suono smorzato,
che lentamente si mischia in mille altre parole
parole che dovrebbero guidare la tua vita
parole di familiari
amici
conoscenti
parole inutili
a cui si vorrebbe solamente rivolgere un urlo
un urlo solitario
un urlo che si perde
come l’uomo è perso nella fitta vita
Un urlo, che rimarrà per sempre chiuso in un involucro rabbioso.
